L’appuntamento per le elezioni amministrative della nostra città è ormai vicino, ma il dibattito non si è ancora acceso del tutto.
Premesso che spesso noi saccensi amiamo discutere con poca modestia, atteggiandoci ad allenatori e Ministri a seconda dell’ argomento, credo che un po’ tutti dobbiamo renderci conto che il rinnovo del Governo cittadino è un tema serio, che soprattutto in un momento storico di difficile come quello che stiamo vivendo, necessita di responsabilità e coraggio.
I futuri cinque anni saranno determinanti sotto ogni profilo e soprattutto noi giovani, questo dobbiamo capirlo.
Si prospettano cambiamenti economici notevoli che dopo un acuirsi della recessione porteranno ad un periodo di crescita e di opportunità, un appuntamento al quale bisognerà arrivare preparati e determinati.
Anche nella politica i cambiamenti non mancheranno, infatti il “mito Berlusconi” non durerà per sempre, la sinistra dovrà pur trovare una strada prima o poi, e il centro sembra destinato a ricrearsi nell’ottica che nella nostra amata Italia la filosofia del “tutto a destra o tutto a sinistra” non funziona e l’ipotesi di una moderazione centrista riporterebbe agli equilibri che un tempo hanno fatto grande il nostro Paese.
Ma non soltanto l’economia e la politica cambieranno, la profonda crisi che ci investirà obbligherà anche ad una modifica delle abitudini e degli stili di vita, con tanti altri cambiamenti che se chi ci governerà non sarà illuminato da profondi sentimenti per il bene comune, rischieremo seriamente di sprofondare.
Premesso che spesso noi saccensi amiamo discutere con poca modestia, atteggiandoci ad allenatori e Ministri a seconda dell’ argomento, credo che un po’ tutti dobbiamo renderci conto che il rinnovo del Governo cittadino è un tema serio, che soprattutto in un momento storico di difficile come quello che stiamo vivendo, necessita di responsabilità e coraggio.
I futuri cinque anni saranno determinanti sotto ogni profilo e soprattutto noi giovani, questo dobbiamo capirlo.
Si prospettano cambiamenti economici notevoli che dopo un acuirsi della recessione porteranno ad un periodo di crescita e di opportunità, un appuntamento al quale bisognerà arrivare preparati e determinati.
Anche nella politica i cambiamenti non mancheranno, infatti il “mito Berlusconi” non durerà per sempre, la sinistra dovrà pur trovare una strada prima o poi, e il centro sembra destinato a ricrearsi nell’ottica che nella nostra amata Italia la filosofia del “tutto a destra o tutto a sinistra” non funziona e l’ipotesi di una moderazione centrista riporterebbe agli equilibri che un tempo hanno fatto grande il nostro Paese.
Ma non soltanto l’economia e la politica cambieranno, la profonda crisi che ci investirà obbligherà anche ad una modifica delle abitudini e degli stili di vita, con tanti altri cambiamenti che se chi ci governerà non sarà illuminato da profondi sentimenti per il bene comune, rischieremo seriamente di sprofondare.