martedì 3 marzo 2009

Fassino (DS) a Sciacca


La venuta a Sciacca di Fassino è apparsa più come un rinforzo della corrente DS del PD che altro.
La foto in alto mostra Fassino prima del PD, ma nulla sa di passato, anzi se una sensazione avrà destato, è quella di nostalgia in tanti ex.
Le frammentazioni e l'ormai evidente frattura interna non lasciano scampo ad una imminente scissione che porterà ad un ritorno sotto false spoglie di DS e DL.
A questo punto, e senza dimenticare che il dopo Berlusconi sarà tragico per il PDL, credo che il bipolarismo sia ormai un'esperienza da superare, non con la frammentazione partitica, ma con un tripolarismo intenso, nel senso proprio della parola, cioè non dettato dalla legge, ma dalla "naturale evoluzione della cose politiche".
E' vero, anche nell' UDC ed in F.I. ci sono contrasti interni più o meno localizzati territorialmente, ma sono circoscritti a mali di stomaco che non hanno influenza con l'esterno e non appaiono come preludi a scissioni.
Il mio auspicio è che si percepisca la necessaria e giusta esigenza di una parte politica moderata che sia in gradi di interpretare le sensazioni del popolo dal punto di vista del popolo e non del ricco o del cercatore di potere e basta.

5 commenti:

neocatecumeno ha detto...

A noi tocca il gravoso, ma affascinante, onere di spigare questo alle persone... e credo proprio che avremo grandi soddisfazioni.

Anonimo ha detto...

Più che un'analsi, una letterina di desideri per Babbo Natale.

Nicola Assenzo ha detto...

Caro Giovanni ti ringrazio per il commento e concordo pienamente con te perchè sono convinto che le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.

Nicola Assenzo ha detto...

Per lelio giaccone:

A volte Babbo Natale esiste!

Anonimo ha detto...

Caro Nicola, io sono il primo a sperare che Babbo Natale esista: avremmo tanti regali da chiedergli.
Voglio spiegare meglio il mio pensiero.
Siamo tutti convinti (penso) che una formazione del peso della DC non possa più nascere: questa compagine di centro potrebbe raccogliere il 10-13% dei consensi, e potrebbe quindi configurarsi come il sostegno decisivo per l'uno o l'altro polo.
Questo riporta le lancette indietro di 30 anni, alla "politica dei due forni" corresponsabile dei tanti guasti e della degenerazione della politica degli anni 80.
Io non sono contro la nascita di un formazione di centro, sono diffidente verso la pretesa delle mani libere, che rischia di diventare un'asta per la conquista dei favori di questa nascente compagine; se questa formazione dovesse nascere, dica chiaramente cosa vuole fare e con chi, dissipando così i timori di chi come me teme la rinascita di un partito tentato di approfittare della sua indispensabilità.