venerdì 29 giugno 2007

La crisi della politica

Il fatto è che la politica è ormai in crisi profonda a causa del mancato ricambio generazionale che troppe volte si auspica e che mai si realizza.

E' vero che non sono moltissime le alternative, ma se non si tiene conto dei pochi irriducibili appassionati di politica, che ancora hanno la forza di provarci... tutto può solo peggiorare.

A mio parere, la colpa di questo irrigidimento della situazione locale e non deriva da una legge elettorale errata che consente di portare in parlamento non solo sempre la stessa gente, ma non funge neppure da stimolo per il mantenimento del contatto tra il popolo e le istituzioni.

Nessuno può dimenticare quando Onorevoli e Senatori erano i punti di riferimento di tutti, e lo erano per il semplice motivo che erano consapevoli che per essere rieletti dovevano dare delle risposte al popolo con la presenza sul territorio. Oggi invece, e questo varrebbe anche per me, ogni deputato ha la necessità e il bisogno di stare accanto al leader politico del partito a livello nazionale. Infatti con l'attuale legge elettorale chi si candida alle nazionali deve avere il consenso e l'approvazione di chi comanda a Roma, e non è più stimolato a cercare consensi tra la gente.

Tutto questo causa il distacco della politica dalle questioni locali e porta al mancato ricircolo meritocratico delle istituzioni.

Sono 15 anni che abbiamo Prodi, Berlusconi, D'Alema, Fini, Bertinotti... forse la proposta di B.Grillo di non poter fare più di 2 mandati in parlamento sarà un pò troppo restrittiva ma attualmente se nopn si inserirà la preferenza nel sistema elettorale, credo che la sua sia l'unica possibilità che abbiamo di salvare il salvabile!!!

3 commenti:

blink87 ha detto...

Il mancato cambio generazionale io lo vedo come un mantenimento di certe lobbies: la politica è potere. Ovviamente stiamo parlando di partiti "anziani" che pesano e che hanno una storia lunga alle loro spalle e su quella gettano le basi. Il PD su questo,(e bisogna prenderne atto) forse, riuscirà a smuovere le acque(se saranno mantenute le promesse di scelta dei direttivi e di segreterie aperte). Quello che mi turba è vedere altri paesi come Francia, Inghilterra, Spagna dove i premier hanno una buona 15na/20na di anni in meno dei nostri...perchè dobbiamo arrivare sempre dopo? perchè dobbiamo sempre prendere come esempio gli altri paesi? Quando sarà che sono gli altri paesi che prenderanno esempio da noi?

Complimenti per il blog

Nicola Assenzo ha detto...

Grazie per i complimenti mi sono accorto solo ora dell'intervento... ancora non sono pratico.
Eppure sarebbe interessante averti come avversario pubblico... ci divertiremo, tu con le balle io con le verità... scherzo non prendertela, sai che non condivido il 99% delle tue idee, ma c'è sempre l'1% ancora libero per qualche idea comune.

Anonimo ha detto...

Marco Barsalona